Arezzo Etrusca e Romana

Arezzo Etrusca e Romana

Arezzo degli Etruschi e dei Romani

“Corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra…”. Divina Commedia, Inferno canto XXII.

La Giostra del Saracino si corre in Piazza Grande due volte all’anno: l’edizione notturna il penultimo sabato di giugno e l’edizione diurna la prima domenica di settembre. Partecipano alla sfida i quattro Quartieri in cui è divisa la città: Porta S. Spirito (colori giallo e azzurro), Porta S. Andrea (colori bianco e verde), Porta Crucifera (colori rosso e verde) e Porta del Foro (colori giallo e cremisi).

Arezzo venne fondata sicuramente dalle popolazioni villanoviane, dopodiché subì l’influenza degli Etruschi e crebbe di importanza fino a divenire una delle dodici lacumonie d’Etruria. Esistevano in città numerosi ed importanti santuari che dovevano essere degni di ospitare fra l’altro celebri bronzi, quali la Chimera, e che erano ornati di terrecotte di grande rilievo estetico, dovute ad una affermata scuola coroplastica locale.

Nella zona di Poggio del Sole si trovava invece la necropoli, formatasi anch’essa nel VI secolo a.C. ed usata fino all’età romana. A qualche chilometro dal centro storico a S. Cornelio-Castelsecco. Sulla collina è ancora visibile un teatro-tempio che ha visto la sua massima frequentazione nel II secolo a.C. ma di origini ancora più antiche.
Anfiteatro Romano Fu costruito nel I sec. d.C. con pietra arenaria e laterizi e conteneva circa ben 8.000 persone, ma ne restano oggi solo pochi ruderi. Su una parte dell’Anfiteatro fu costruito un convento degli Olivetani, oggi Museo Archeologico fondato nel 1822 dalla Fraternita dei Laici.

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