Dopo 2 anni di trend in crescita, soprattutto per quanto riguarda le mete turistiche balneari e di campagna, l’estate 2023 si sta rivelando un brusco risveglio per il turismo italiano.

La domanda interna, infatti, nel corso della piena stagione estiva ha fatto registrare dei cali importanti che, in alcune località, si spingono fino a un -25% rispetto alla scorsa stagione.

Alla base, senza dubbio, i rincari, una minore capacità di spesa degli italiani e, di conseguenza, un maggiore appetibilità delle mete all’estero.

Un calo che non ha riguardato solo il mercato interno, ma anche mercati storici come quello tedesco, alla luce della situazione economica in Germania, hanno subito un rallentamento importante, impattando sui tassi di occupazione delle strutture italiane.

Esperienze e nuovi mercati

Il calo fatto registrare dall’estate 2023 deve portare a una ricerca e a un’apertura verso nuovi mercati, intesi sia come nuovi Paesi, che come nuovi target basati su esperienze esclusive e non praticabili altrove.

Soprattutto per quanto riguarda il turismo rurale, assume importanza in questo senso la possibilità di intraprendere azioni e collaborazioni con realtà in grado di muovere turisti alla ricerca dell’unicità, della genuinità e, sempre più, della sostenibilità.

24 agosto 2023 ~ Agriturismo.com