In un periodo di trend positivo per i Tour Operator, con il turismo intermediato che nel 2023 è tornato a registrare valori di crescita anche superiori al periodo pre-pandemia, anche il turismo di campagna sta dimostrando una crescente volontà di stringere nuove collaborazioni con gli operatori del settore.

Se, come emerge da un’anticipazione dell’indagine di Agriturismo.com, circa il 60% degli agriturismo intervistati, attualmente non collabora in modo regolare con Tour Operator, le oltre 100 strutture ricettive iscritte all’Experience B2B Workshop di AGRIeTOUR 2023 dimostrano una netta volontà di invertire la tendenza.

Un dato sottolineato anche dalle oltre 7.500 preferenze di incontro che, fino a oggi, sono state espresse da parte delle oltre 100 strutture e dei circa 60 Tour Operator che parteciperanno al Workshop di AGRIeTOUR.

Una spinta dettata soprattutto dalla sempre maggiore specializzazione in esperienze genuine e autentiche da parte dei Tour Operator: una tendenza che si sposa perfettamente con l’offerta turistica rurale e che le strutture ricettive di campagna vogliono cavalcare.

Tour Operator, le aspettative delle strutture

Sempre secondo l’indagine di Agriturismo.com, le principali aspettative degli agriturismo in relazione alla collaborazione con i Tour Operator sono infatti:

– Ampliamento del turismo esperienziale (46%)

– Aumento delle prenotazioni nei periodi ai margini dell’alta stagione (38%)

– Supporto nella promozione e nel marketing della struttura (29%)

Se dunque, l’aumento dei flussi di turismo esperienziale rappresentano la via principale individuata dalle strutture per una crescita del turismo rurale, la possibilità di intraprendere sinergie e collaborazioni con professionisti in grado di muovere turisti alla ricerca dell’unicità, della genuinità e, sempre più, della sostenibilità, diventa sempre più di fondamentale importanza e gli agriturismo sono pronti a cogliere questa occasione.

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